Skip to main content
16 Maggio 2025

EXC2 ed EXC3 nelle scale in acciaio: differenze, obblighi e quando si applicano

Nel mondo delle costruzioni metalliche, la classificazione delle strutture secondo le classi di esecuzione definite dalla norma UNI EN 1090-2 rappresenta uno degli aspetti più importanti per garantire sicurezza, qualità e conformità normativa. Le scale in acciaio non fanno eccezione: che si tratti di scale di sicurezza, antincendio o di servizio, la scelta della classe corretta incide sul progetto, sui controlli da eseguire, sui requisiti delle saldature e, inevitabilmente, anche sui costi.
Per progettisti, imprese e geometri di cantiere, comprendere la differenza tra EXC2 ed EXC3 significa fare una scelta responsabile, evitare contestazioni e garantire la massima tutela per gli utilizzatori finali. Per un’azienda certificata come Effevi — che opera fino alla classe EXC4 — questa distinzione è parte integrante del processo di progettazione e produzione.

Cos’è una classe di esecuzione e perché è così importante

Le classi di esecuzione, note come EXC, definiscono il livello di controlli, qualifiche e procedure che un’azienda deve rispettare per realizzare una struttura metallica conforme alla normativa. Non si tratta di un’etichetta formale, ma di un insieme di requisiti tecnici che incidono su ogni fase del lavoro: dalla progettazione ai calcoli, dalla saldatura alla tracciabilità dei materiali, fino ai controlli finali.
In breve, più la classe è elevata, più severi saranno i controlli richiesti e maggiore sarà la responsabilità del produttore. Una scala progettata in EXC3, ad esempio, non differisce necessariamente nell’aspetto da una in EXC2, ma deve soddisfare criteri più stringenti che garantiscono una maggiore sicurezza in condizioni d’uso critiche.

EXC2: la classe più comune nelle scale di servizio e negli edifici industriali

La EXC2 è la classe di esecuzione più utilizzata per le scale destinate a un uso ordinario. È il caso delle scale interne di servizio, delle scale che collegano soppalchi o macchinari, o delle strutture posizionate in aree non soggette ad affollamento o rischio incendio elevato.
Queste scale devono comunque rispettare criteri tecnici precisi: saldatori qualificati, coordinamento delle saldature, utilizzo di materiali certificati e verifiche dimensionali accurate. La progettazione deve seguire gli Eurocodici e la costruzione deve avvenire all’interno di un sistema di controllo di produzione (FPC) conforme alla EN 1090. È un livello già molto rigoroso, adeguato per la maggior parte degli impieghi industriali standard.

Esempio pratico: una scala di servizio interna che collega un’officina a un soppalco tecnico. Non è coinvolta in dinamiche di evacuazione e il suo utilizzo è limitato al personale autorizzato. In questo caso la EXC2 è la scelta corretta: garantisce sicurezza e affidabilità senza introdurre controlli aggiuntivi non necessari.

EXC3: quando la scala diventa un elemento di sicurezza primaria

La classe di esecuzione EXC3 entra in gioco quando, in base alle valutazioni progettuali, la scala assume un ruolo critico nella sicurezza complessiva dell’edificio. Può accadere, ad esempio, nel caso di scale antincendio, vie di fuga, scale esterne esposte agli agenti atmosferici o strutture installate in edifici soggetti a elevato affollamento. Tuttavia, è importante sottolineare che l’attribuzione della EXC3 non è automatica, ma deriva sempre dalle scelte e dalle responsabilità del progettista.
In questi contesti, la progettazione strutturale può richiedere la valutazione di carichi più elevati, fenomeni vibratori, esposizione alla corrosione e condizioni ambientali complesse. Di conseguenza, aumentano il livello di controllo sulle saldature, la frequenza delle verifiche non distruttive e il grado di tracciabilità dei materiali impiegati.
La EXC3 è quindi una classe pensata per garantire che la scala mantenga prestazioni affidabili anche in condizioni straordinarie ed emergenziali, ma la sua applicazione dipende sempre dall’analisi specifica del progetto, dall’uso previsto della struttura e dalle valutazioni tecniche del professionista incaricato.

Esempio reale: una scala antincendio esterna installata in un edificio pubblico. In caso di evacuazione deve essere in grado di sostenere un flusso intenso di persone, resistere a sollecitazioni dinamiche e mantenere le prestazioni anche dopo anni di esposizione alle intemperie. Qui la EXC3 non è un’opzione: è un obbligo.

Le differenze pratiche tra EXC2 ed EXC3

La differenza tra EXC2 ed EXC3 non riguarda soltanto la severità dei controlli, ma soprattutto il loro scopo. La classe EXC2 è pensata per tutelare l’uso ordinario della struttura, garantendo robustezza e affidabilità per applicazioni standard. La EXC3, invece, ha un obiettivo ancora più critico: tutelare la vita delle persone in condizioni di emergenza, assicurando che la scala mantenga le proprie prestazioni anche in situazioni straordinarie.
Dal punto di vista operativo, questo si traduce in procedure di saldatura più stringenti, un numero maggiore di controlli, qualifiche più avanzate del personale e una documentazione tecnica più articolata e dettagliata. Tutti elementi che aumentano il livello di sicurezza dell’opera e che incidono inevitabilmente anche sui costi di realizzazione.

Per le scale realizzate in classe EXC3, la normativa prevede inoltre l’esecuzione di controlli non distruttivi (NDT) sulle saldature, con percentuali che possono variare indicativamente dal 5% al 20% dei giunti, in funzione della criticità della struttura e delle specifiche di progetto. In questo contesto, Effevi adotta il controllo a polveri magnetiche (MT – Magnetic Test), eseguito da operatori qualificati secondo normativa, una metodologia particolarmente efficace nell’individuare discontinuità superficiali e sub-superficiali delle saldature.

Affinché il controllo risulti affidabile e significativo, è indispensabile — e di fatto obbligatorio — che i giunti vengano preparati correttamente prima della saldatura. La presenza di calamina compromette la qualità del giunto e l’efficacia del test: per questo la sua rimozione avviene tramite sabbiatura oppure mediante rimozione meccanica con molatura manuale. Un passaggio spesso invisibile all’esterno, ma fondamentale per garantire la reale sicurezza della struttura.

Perché la classe di esecuzione incide sul prezzo di una scala

Quando una scala viene progettata in una determinata classe di esecuzione, il costo finale non dipende da una maggiore “robustezza” percepita, ma dal livello di controllo richiesto dal progetto. In particolare, una scala realizzata in EXC3 comporta un processo produttivo più strutturato e rigoroso, definito dalle scelte progettuali e dalle responsabilità tecniche assunte.

Ogni fase del ciclo produttivo richiede tempi maggiori, verifiche aggiuntive, personale con qualifiche più elevate e una documentazione più articolata. A questo si aggiungono controlli non distruttivi, tracciabilità completa dei materiali e procedure di saldatura più stringenti, elementi che incidono in modo concreto sul costo complessivo dell’opera.

Si tratta di un investimento che tutela tutte le parti coinvolte: l’impresa che realizza la scala, il progettista che ne assume la responsabilità tecnica e, soprattutto, gli utenti finali. Un processo conforme riduce il rischio di contestazioni, sanzioni e interventi correttivi successivi, garantendo che la struttura risponda alle prestazioni richieste anche nelle condizioni più critiche.

Per Effevi, la trasparenza su questi aspetti è fondamentale: il cliente deve poter comprendere che il prezzo di una scala certificata non è legato solo alla quantità di materiale impiegato, ma a un percorso di qualità costruito attorno alle reali esigenze del progetto e alla conformità normativa.

Come Effevi supporta la scelta tra EXC2 ed EXC3

L’esperienza maturata e la certificazione fino alla classe EXC4 permettono a Effevi di affiancare il progettista già nelle prime fasi, valutando insieme funzione della scala, carichi previsti, posizione e contesto d’uso. Questo approccio riduce gli errori, evita sottovalutazioni e permette di definire fin da subito il livello di sicurezza necessario.
La progettazione avviene tramite software BIM come Tekla, le saldature sono eseguite da personale qualificato e i controlli non distruttivi sono affidati a operatori certificati secondo la ISO 9712. Ogni scala viene documentata con precisione, garantendo tracciabilità e piena conformità normativa.

Conclusione

Capire la differenza tra EXC2 ed EXC3 significa comprendere la vera natura delle scale in acciaio: non semplici elementi funzionali, ma strutture che devono operare in sicurezza in ogni circostanza. La classe corretta non è una scelta discrezionale, ma un requisito normativo e tecnico che racconta quanto una scala sia chiamata a proteggere l’incolumità delle persone.

Effevi interpreta questo principio come un impegno quotidiano, offrendo scale progettate, realizzate e certificate secondo gli standard più elevati, nel pieno rispetto delle normative vigenti.

Nel mondo delle costruzioni metalliche, la classificazione delle strutture secondo le classi di esecuzione definite dalla norma UNI EN 1090-2 rappresenta uno degli aspetti più importanti per garantire sicurezza, qualità e conformità normativa. Le scale in acciaio non fanno eccezione: che si tratti di scale di sicurezza, antincendio o di servizio, la scelta della classe corretta incide sul progetto, sui controlli da eseguire, sui requisiti delle saldature e, inevitabilmente, anche sui costi.
Per progettisti, imprese e geometri di cantiere, comprendere la differenza tra EXC2 ed EXC3 significa fare una scelta responsabile, evitare contestazioni e garantire la massima tutela per gli utilizzatori finali. Per un’azienda certificata come Effevi — che opera fino alla classe EXC4 — questa distinzione è parte integrante del processo di progettazione e produzione.

Cos’è una classe di esecuzione e perché è così importante

Le classi di esecuzione, note come EXC, definiscono il livello di controlli, qualifiche e procedure che un’azienda deve rispettare per realizzare una struttura metallica conforme alla normativa. Non si tratta di un’etichetta formale, ma di un insieme di requisiti tecnici che incidono su ogni fase del lavoro: dalla progettazione ai calcoli, dalla saldatura alla tracciabilità dei materiali, fino ai controlli finali.
In breve, più la classe è elevata, più severi saranno i controlli richiesti e maggiore sarà la responsabilità del produttore. Una scala progettata in EXC3, ad esempio, non differisce necessariamente nell’aspetto da una in EXC2, ma deve soddisfare criteri più stringenti che garantiscono una maggiore sicurezza in condizioni d’uso critiche.

EXC2: la classe più comune nelle scale di servizio e negli edifici industriali

La EXC2 è la classe di esecuzione più utilizzata per le scale destinate a un uso ordinario. È il caso delle scale interne di servizio, delle scale che collegano soppalchi o macchinari, o delle strutture posizionate in aree non soggette ad affollamento o rischio incendio elevato.
Queste scale devono comunque rispettare criteri tecnici precisi: saldatori qualificati, coordinamento delle saldature, utilizzo di materiali certificati e verifiche dimensionali accurate. La progettazione deve seguire gli Eurocodici e la costruzione deve avvenire all’interno di un sistema di controllo di produzione (FPC) conforme alla EN 1090. È un livello già molto rigoroso, adeguato per la maggior parte degli impieghi industriali standard.

Esempio pratico: una scala di servizio interna che collega un’officina a un soppalco tecnico. Non è coinvolta in dinamiche di evacuazione e il suo utilizzo è limitato al personale autorizzato. In questo caso la EXC2 è la scelta corretta: garantisce sicurezza e affidabilità senza introdurre controlli aggiuntivi non necessari.

EXC3: quando la scala diventa un elemento di sicurezza primaria

La classe di esecuzione EXC3 entra in gioco quando, in base alle valutazioni progettuali, la scala assume un ruolo critico nella sicurezza complessiva dell’edificio. Può accadere, ad esempio, nel caso di scale antincendio, vie di fuga, scale esterne esposte agli agenti atmosferici o strutture installate in edifici soggetti a elevato affollamento. Tuttavia, è importante sottolineare che l’attribuzione della EXC3 non è automatica, ma deriva sempre dalle scelte e dalle responsabilità del progettista.
In questi contesti, la progettazione strutturale può richiedere la valutazione di carichi più elevati, fenomeni vibratori, esposizione alla corrosione e condizioni ambientali complesse. Di conseguenza, aumentano il livello di controllo sulle saldature, la frequenza delle verifiche non distruttive e il grado di tracciabilità dei materiali impiegati.
La EXC3 è quindi una classe pensata per garantire che la scala mantenga prestazioni affidabili anche in condizioni straordinarie ed emergenziali, ma la sua applicazione dipende sempre dall’analisi specifica del progetto, dall’uso previsto della struttura e dalle valutazioni tecniche del professionista incaricato.

Esempio reale: una scala antincendio esterna installata in un edificio pubblico. In caso di evacuazione deve essere in grado di sostenere un flusso intenso di persone, resistere a sollecitazioni dinamiche e mantenere le prestazioni anche dopo anni di esposizione alle intemperie. Qui la EXC3 non è un’opzione: è un obbligo.

Le differenze pratiche tra EXC2 ed EXC3

La differenza tra EXC2 ed EXC3 non riguarda soltanto la severità dei controlli, ma soprattutto il loro scopo. La classe EXC2 è pensata per tutelare l’uso ordinario della struttura, garantendo robustezza e affidabilità per applicazioni standard. La EXC3, invece, ha un obiettivo ancora più critico: tutelare la vita delle persone in condizioni di emergenza, assicurando che la scala mantenga le proprie prestazioni anche in situazioni straordinarie.
Dal punto di vista operativo, questo si traduce in procedure di saldatura più stringenti, un numero maggiore di controlli, qualifiche più avanzate del personale e una documentazione tecnica più articolata e dettagliata. Tutti elementi che aumentano il livello di sicurezza dell’opera e che incidono inevitabilmente anche sui costi di realizzazione.

Per le scale realizzate in classe EXC3, la normativa prevede inoltre l’esecuzione di controlli non distruttivi (NDT) sulle saldature, con percentuali che possono variare indicativamente dal 5% al 20% dei giunti, in funzione della criticità della struttura e delle specifiche di progetto. In questo contesto, Effevi adotta il controllo a polveri magnetiche (MT – Magnetic Test), eseguito da operatori qualificati secondo normativa, una metodologia particolarmente efficace nell’individuare discontinuità superficiali e sub-superficiali delle saldature.

Affinché il controllo risulti affidabile e significativo, è indispensabile — e di fatto obbligatorio — che i giunti vengano preparati correttamente prima della saldatura. La presenza di calamina compromette la qualità del giunto e l’efficacia del test: per questo la sua rimozione avviene tramite sabbiatura oppure mediante rimozione meccanica con molatura manuale. Un passaggio spesso invisibile all’esterno, ma fondamentale per garantire la reale sicurezza della struttura.

Perché la classe di esecuzione incide sul prezzo di una scala

Quando una scala viene progettata in una determinata classe di esecuzione, il costo finale non dipende da una maggiore “robustezza” percepita, ma dal livello di controllo richiesto dal progetto. In particolare, una scala realizzata in EXC3 comporta un processo produttivo più strutturato e rigoroso, definito dalle scelte progettuali e dalle responsabilità tecniche assunte.

Ogni fase del ciclo produttivo richiede tempi maggiori, verifiche aggiuntive, personale con qualifiche più elevate e una documentazione più articolata. A questo si aggiungono controlli non distruttivi, tracciabilità completa dei materiali e procedure di saldatura più stringenti, elementi che incidono in modo concreto sul costo complessivo dell’opera.

Si tratta di un investimento che tutela tutte le parti coinvolte: l’impresa che realizza la scala, il progettista che ne assume la responsabilità tecnica e, soprattutto, gli utenti finali. Un processo conforme riduce il rischio di contestazioni, sanzioni e interventi correttivi successivi, garantendo che la struttura risponda alle prestazioni richieste anche nelle condizioni più critiche.

Per Effevi, la trasparenza su questi aspetti è fondamentale: il cliente deve poter comprendere che il prezzo di una scala certificata non è legato solo alla quantità di materiale impiegato, ma a un percorso di qualità costruito attorno alle reali esigenze del progetto e alla conformità normativa.

Come Effevi supporta la scelta tra EXC2 ed EXC3

L’esperienza maturata e la certificazione fino alla classe EXC4 permettono a Effevi di affiancare il progettista già nelle prime fasi, valutando insieme funzione della scala, carichi previsti, posizione e contesto d’uso. Questo approccio riduce gli errori, evita sottovalutazioni e permette di definire fin da subito il livello di sicurezza necessario.
La progettazione avviene tramite software BIM come Tekla, le saldature sono eseguite da personale qualificato e i controlli non distruttivi sono affidati a operatori certificati secondo la ISO 9712. Ogni scala viene documentata con precisione, garantendo tracciabilità e piena conformità normativa.

Conclusione

Capire la differenza tra EXC2 ed EXC3 significa comprendere la vera natura delle scale in acciaio: non semplici elementi funzionali, ma strutture che devono operare in sicurezza in ogni circostanza. La classe corretta non è una scelta discrezionale, ma un requisito normativo e tecnico che racconta quanto una scala sia chiamata a proteggere l’incolumità delle persone.

Effevi interpreta questo principio come un impegno quotidiano, offrendo scale progettate, realizzate e certificate secondo gli standard più elevati, nel pieno rispetto delle normative vigenti.